L’Edge Computing: l’ultima frontiera della tecnologia

Negli ultimi anni, abbiamo assistito alla nascita di una nuova frontiera tecnologica: l’Edge computing. Il termine indica l’uso di una rete di dispositivi dislocati sul “bordo”, ovvero sulla periferia di una rete di calcolatori, in grado di gestire l’elaborazione dei dati in tempo reale.

In altre parole, l’Edge computing permette di spostare il potere di calcolo e la gestione dei dati dai tradizionali centri di elaborazione verso i dispositivi situati nel contesto di utilizzo, come i sensori, le telecamere di sicurezza, gli smartphone, i dispositivi wearable e così via. Grazie alla mole enorme di dati generati in tempo reale da questi dispositivi, l’Edge computing si sta trasformando in una delle tecnologie più interessanti per l’industria, soprattutto in alcune applicazioni specifiche come la logistica, l’industria manifatturiera, l’automazione industriale, la sicurezza e la sorveglianza.

Come funziona l’Edge computing?

L’Edge computing si basa su una rete distribuita e scalabile di dispositivi interconnessi, in grado di acquisire, elaborare e trasmettere i dati in tempo reale. Questo approccio consente un’elaborazione più veloce dei dati, una maggiore sicurezza e una riduzione dei costi di gestione.

Il sistema si compone di tre componenti principali:

  • I sensori: sono i dispositivi che acquisiscono i dati dall’ambiente circostante, come ad esempio la temperatura, l’umidità, le vibrazioni, le immagini e così via.
  • I gateway: sono i dispositivi che fanno da ponte tra i sensori e il network. Questi dispositivi si occupano di raccogliere i dati dai sensori, elaborarli in locale e trasmetterli al database centrale.
  • Il backend: è il cuore del sistema, ovvero la piattaforma informatica che si occupa di gestire i dati raccolti, di analizzarli e di fornire risposte in tempo reale alle richieste degli utenti.

Grazie a questa architettura, l’Edge computing consente di eliminare il ritardo tra la raccolta dei dati e la sua analisi, permettendo agli utenti di avere risposte in tempo reale sia sui dispositivi mobili che sui sistemi server.

Esempi di applicazioni dell’Edge computing

Come abbiamo accennato in precedenza, l’Edge computing ha un grande potenziale in molte applicazioni industriali e di sicurezza. Vediamo alcuni esempi.

  • La logistica: grazie all’Edge computing, è possibile monitorare in tempo reale i movimenti dei mezzi di trasporto, il carico e lo scarico delle merci, le condizioni ambientali e così via. Questo consente ai gestori della logistica di avere una visione dettagliata dell’intera catena di approvvigionamento, riducendo i costi di gestione e migliorando i tempi di consegna.
  • L’industria manifatturiera: in questo settore, l’Edge computing può essere utilizzato per monitorare lo stato delle macchine, prevenire guasti, massimizzare l’efficienza dei processi di produzione e gestire i flussi logistici.
  •  La sicurezza: l’Edge computing può essere utilizzato per monitorare le aree pubbliche e private, come ad esempio parchi, strade, supermercati e così via. Grazie ai sensori e alle telecamere dislocati sul “bordo”, è possibile rilevare in tempo reale situazioni di pericolo, come ad esempio la presenza di persone sospette o di oggetti abbandonati.

Conclusioni

L’Edge computing rappresenta la nuova frontiera della tecnologia, con un grande potenziale di applicazione in molti settori industriali e di sicurezza. Grazie a questo approccio, è possibile gestire in modo più efficiente i dati generati dai sensori dislocati sul campo, fornendo risposte in tempo reale e riducendo i costi di gestione. Non resta che attendere di vedere quali nuove sfide e opportunità questo nuovo paradigma tecnologico porterà con sé.

Autore

Elvis Sounna, Data Engineer, Value s.r.l

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Contatti: amministrazione-value@we-plus.eu